Inaugurato il Centro Unificato di Protezione Civile 'Giacomo Venturi'

La struttura si connoterà come 'polo idro', per prevenire ed evitare allagamenti

Il nuovo Centro unificato di Protezione civile

E' stato intitolato al vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi, scomparso lo scorso 4 ottobre, il nuovo Centro Unificato di Protezione Civile a Granarolo. All'inaugurazione sabato 18 ottobre erano presenti la presidente Beatrice Draghetti, l'assessore provinciale all'Ambiente Emanuele Burgin, il prefetto Ennio Maria Sodano e il questore Vincenzo Stingone.

 

Il nuovo Centro, che sorge in un'area in via del Frullo nella frazione di Quarto Inferiore, viene messo a disposizione della Consulta Provinciale del Volontariato della Protezione Civile, per creare – grazie ai volontari delle associazioni di Granarolo e degli altri Comuni dell’Unione di Terre di Pianura – un presidio costante.

Nella geografia dei centri provinciali, questa struttura si connoterà come “polo idro”: fra le tante tipologie, quella del rischio idraulico rappresenta infatti per la nostra provincia ed in particolar modo per la pianura, una delle più rilevanti. Qui saranno raccolti e tenuti a disposizione materiali e strumenti di pronto intervento: supporto tecnico logistico specializzato sul rischio idraulico, con tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività sia emergenziali che addestrative, nelle diverse fasi.

 

Il primo stralcio funzionale del progetto, realizzato prevalentemente con risorse proprie della Provincia, completate ed integrate da fondi regionali, ha portato alla realizzazione di due edifici, una palazzina uffici e un magazzino/ricovero mezzi.

All’interno la grande sala riunioni del piano terra servirà per le attività di formazione e riunione, mentre il collegamento internet dati, in via di attivazione, consentirà l’allestimento di un centro operativo capace di assicurare collegamenti veloci e tecnologicamente avanzati. All’esterno, i quasi 3 ettari disponibili potranno ospitare l’area di ammassamento, già attrezzata con i servizi tecnologici, l’eliporto e aree di ricoveri mezzi che si andranno ad affiancare a quelle coperte disponibili.

 

Il Centro è stato creato coerentemente con il ruolo che, con la Legge 1 del 2005, la Regione Emilia-Romagna ha assegnato alle Province in materia di Protezione Civile ammodernando l’articolazione della presenza del Sistema di Protezione Civile sul territorio, definendo l’obiettivo di una rete di presidi di diverso rango, così da poter sempre più efficacemente fronteggiare i diversi livelli di emergenza e calamità. Si è così progressivamente arricchita, sul territorio bolognese, la rete dei COC (Centri Operativi Comunali) e dei COM (Centri Operativi Misti), cui mancava la complementarietà di un’area di ammassamento prossima alla città e soprattutto di un Centro Unificato provinciale.


Inoltre, in via sperimentale, l'edificio è stato dotato di una installazione innovativa che in caso di sisma consente di accertare in “tempo reale” le conseguenze dell'evento sismico sulle strutture portanti degli immobili e quindi di definire le priorità di intervento. L'installazione, denominata “sistema accelerometrico pluriassiale”, comprende sensori, centralina di acquisizione dati e sistema di trasmissione in “remoto” delle informazioni acquisite. Realizzata in collaborazione con il Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale (Ciri) della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Bologna, rientra fra i progetti previsti nel Piano Strategico Metropolitano.

 
 
Data ultimo aggiornamento: 29-10-2014
 
 
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