La grande stazione FS di Bologna sarà realizzata dal giapponese Isozaki

340 i milioni di investimento per il progetto che sarà sviluppato in sei anni

Immagine tratta dal power point del progetto che ha vinto
Immagine tratta dal power point del progetto che ha vinto
E' giapponese il progetto vincitore del concorso per il completamento della nuova stazione centrale di Bologna, presentato martedì 1 luglio a Bologna dal sindaco Sergio Cofferati, dalla presidente della Provincia Beatrice Draghetti, dall'assessore regionale Alfredo Peri, assieme all'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.

La giuria, presieduta dall'architetto Gae Aulenti, ha dunque scelto la proposta presentata dall'architetto Arata Isozaki, che è a capo di un gruppo di progetto che comprende anche Ove Arup & Partners international e lo studio italiano M+P & partners. L'architetto giapponese si è formato nello studio di Kenzo Tange e tra le sue opere figurano la Stazione di Ueno a Tokyo, il Palazzo dello Sport Sant Jordi a Barcellona.

Il progetto sarà realizzato in 6 anni e costa in tutto 340 i milioni Euro, di questi 150 milioni circa serviranno per la costruzione della stazione in senso stretto. In tutto, la superficie complessiva da edificare è di 162mila metri quadrati, tra i quali 42mila per la nuova stazione.

Una 'piastra', un 'tubo' e un''isola' sono i tre elementi che ospiteranno le funzioni di stazione nel progetto di Isozaki. La 'piastra' è la stazione ponte, un volume centrale di passaggio, simile a una nuvola a bassa quota. Una serie di corti interne, vetrate e bucate hanno la funzione di portare e diffondere la luce all'interno della scatola e sotto, verso i binari. La scatola è un grande spazio commerciale su due livelli, con il secondo ad altezze diverse che offrono spazi variati e terrazze. All'interno, una sala polifunzionale multiuso. Il bianco è il colore dominante con intonaco all'esterno, il tetto coperto da ghiaia e resine bianche per gli interni.

Il 'tubo' funziona da collegamento tra la 'piastra' e l''isola'. Si sviluppa su due livelli come un ponte intermodale, il cui movimento è garantito da tapis roulant che attraversano gli spazi commerciali.

Infine l''isola' è l'edificio che si affaccia sulla nuova sede comunale e si integra con il passaggio del people mover. Ospita la centrale termica. Fornendo energia pulita, l''isola' è il cuore discreto e funzionale dell'intero progetto perché lo alimenta. La centrale termoelettrica è in grado di soddisfare tutte le esigenze della stazione.

L'impegno della Provincia
Il progetto per la nuova grande stazione di Bologna è una delle principali strategie per il governo dell'area metropolitana di Bologna. Strategie che nascono con il piano territoriale della Provincia (PTCP), e vedono la loro concreta attuazione nello sviluppo dei principali poli funzionali (il nuovo aeroporto, la nuova stazione, l'ampliamento della Fiera, la nuova città dello sport al CAAB, ecc.) e nelle grandi scelte di mobilità (in primis il Servizio Ferroviario Metropolitano e il Passante Nord). Su ognuna di queste grandi scelte la Provincia, con il Comune di Bologna e la collaborazione della Regione e degli altri Comuni, sta impegnando le proprie energie per la loro realizzazione, svolgendo un ruolo di coordinamento e regia.

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